#IntervalloLungo: Paolo Cisaria ospite di Fabio Lalli per discutere di eSports, pro-players e il futuro dello sport in digitale

#IntervalloLungo

In queste settimane Intervallo Lungo, il format di Fabio Lalli ideato per guardare oltre e ragionare sui cambiamenti evidenti che ci saranno all’indomani dell’emergenza sanitaria, ha ospitato numerosi personaggi di spicco, molti appartenenti alla Sport Industry.

Mercoledì 20 maggio è stata la volta di Paolo Cisaria, testimonial di come questo mondo stia cambiando. Un professionista del mondo del digitale, un percorso strutturato attraverso Sport Marketing, Fan Engagement, Digital Marketing e oggi CEO di Mkers che ha dato il suo contributo per delineare lo sport che verrà, per descrivere questo mondo a cavallo tra gaming e eSports.Nel confronto in diretta, Cisaria ha analizzato le ripercussioni del lockdown imposto a seguito del Covid-19, sottolineando come numerosi eventi, sportivi e non, siano stati ripensati rapidamente e traslati nel digitale per adattarsi alla situazione. Uno switch che vede coinvolte tutte le aziende del territorio, le quali dovendosi adattare velocemente alle nuove disposizioni che prevedono anche il distanziamento sociale, propongono in rete gli eventi in programma adottando piattaforme streaming, feature dei social network prima escluse nelle strategie di marketing, e ricorrendo anche al mondo del gaming.

I tornei si sono trasformati in poco tempo in una forma di intrattenimento e club, leghe e federazioni sportive hanno assunto in toto il ruolo attivo di content provider. Che sia solo un cambiamento momentaneo? A detta di Cisaria, si tratta comunque di una tendenza in crescita. Sono diverse infatti le federazioni e le leghe sportive che si stanno avvicinando al mondo del gaming e degli eSport. FIGC, Lega Serie A, sono solo alcuni esempi di realtà che hanno compreso l’opportunità di diventare global posizionandosi in questo settore e che stanno applicando le loro strategie di acquisizione ed engagement, cogliendo un’opportunità ulteriore di acquisire nuovi fan che non raggiungerebbero con l’offerta tradizionale.

Dove quindi i club e le federazioni possono ricercare nuove opportunità?

Per Cisaria League of Legend resta ancora il punto di riferimento di mercato ma Riot Games si dimostra essere sempre un po’ avanti a tutti. In Italia abbiamo Ubi Soft che mostra grande potenziale da sfruttare, lo stesso vale per Rainbow Six e per Supercell con Brawl Stars e Clash Royale nel mobile.

Ad abilitare potenziali nuovi modelli di revenue, ci sono poi le nuove figure professionali che si sviluppano attorno a questo nuovo mercato, come il procuratore negli eSports, che hanno trasformato una parte della loro offerta di talent management applicandola al settore eSports offrendo modalità innovative di fare scouting e di gestire il talent.

Le parole di Cisaria lasciano trapelare forte convinzione sulla necessità di includere nelle strategie di marketing la figura del procuratore negli eSports, che in pochi anni sarà molto simile al procuratore sportivo e molto più definita.

Per rivedere tutti gli interventi passati potete visitare il sito di #IntervalloLungo, che vi dà appuntamento in diretta tutte le mattine alle 10 in punto!

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