#IntervalloLungo: Fabio Lalli ospita Ernesto Paolillo, co-founder del Financial Fair Play

Un appuntamento fisso, tutti i giorni della settimana, per confrontarsi in diretta e delineare le strategie del domani: questo è #IntervalloLungo, il nuovo format di Fabio Lalli, CEO di IQUII.

La crisi sanitaria, sociale ed economica che sta attraversando il globo a causa della diffusione del Covid-19, sta portando le industrie a ripensare i propri modelli. Ora più che mai, è fondamentale instaurare un confronto costruttivo con i top player dei vari settori, per provare a indirizzare e dare forma a un futuro nuovo, imprevedibile e ricco di opportunità e occasioni, soprattutto per quelli che sapranno spingersi oltre con visione, coraggio e creatività.L’ospite della mattinata di oggi, mercoledì 15 aprile, è stato Ernesto Paolillo, co-fondatore del Financial Fair Play, con alle spalle un importante percorso professionale nel mondo del finance e dello sport. Dopo aver diretto Banca Popolare di Milano, Paolillo approda nel mondo calcistico come presidente dello Spezia Calcio, per arrivare poi nel 2006 all’Inter dell’era Moratti, ricoprendo il ruolo di Direttore Generale e Amministratore Delegato e vivendo a pieno l’anno del famoso Triplete.

Nell’intervento di oggi (che puoi trovare qui), Paolillo ha analizzato l’as-is del mondo dello sport e lo scenario futuro entro cui club e federazioni dovranno muoversi e adattarsi: come prepararci al “secondo tempo” che ci aspetta?

Prima di tutto, sarà fondamentale insistere ancor di più nel costruire un modello di business sano e sostenibile per quella che è un’industria strategica e di primissima rilevanza per il nostro paese e per tutto il mondo, occupando il 3° posto in Italia per apporto al PIL e il 4° a livello globale. Per far ciò, è necessario proteggere e salvaguardare il calcio locale e territoriale, un calcio che rischia di risentire maggiormente degli effetti della crisi e che avrà maggiori problematiche nel rialzarsi dopo questo periodo particolare. Proprio questo deve essere l’elemento su cui focalizzare l’attenzione: il calcio cosiddetto “minore” – quello meno considerato, in cui i calciatori non prendono certamente le somme da capogiro della Serie A – costituisce la base della piramide del mondo del pallone. Se la base viene meno, la crisi avrà effetti devastanti e molto più a lungo termine di quanto ci si aspetta.

Un altro pilastro sul quale ripartire è senz’altro la digitalizzazione, non da intendersi come “minaccia” all’evento live, ma come opportunità e arricchimento per coinvolgere il tifoso in maniera più efficace e più a lungo “per far continuare l’evento-partita durante tutta la settimana”, come ha espresso lo stesso Paolillo.

Chi saprà sfruttare al meglio le potenzialità offerte dal digitale, vincerà.

E questo, soprattutto in ottica di una necessaria ridefinizione dell’esperienza del tifoso, che mai come in questo momento appare incerta e minacciata. Il digitale saprà guidarci verso nuovi modelli e opportunità per avvicinare il tifoso e fargli vivere un’esperienza memorabile.

Il business del football, dunque, si trova in un momento di particolare difficoltà, ma è proprio nelle avversità che emergono i valori, le idee e le opportunità in grado di ribaltare il risultato, per un “secondo tempo” migliore di quello che è stato il primo.

Clicca qui per rivivere l’intervento completo: sul sito di #IntervalloLungo puoi trovare tutti i confronti avvenuti fino ad ora (tra cui quello con Umberto Gandini, Presidente Lega Basket, e con Massimo Caputi, Giornalista Sportivo), per riflettere sul futuro che verrà e per cominciare a porre le sue basi. Nei prossimi appuntamenti si confronteranno con Fabio Lalli anche Luigi De Laurentiis (Presidente del SSC Bari), Giuliano Giorgetti (Head of Digital Content di FIFA) e Diego Nepi (Direttore Marketing del CONI).

#IntervalloLungo torna domani, live dalle ore 10!

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Scrivici ora e progettiamo la tua nuova strategia di Sport Business

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