Nuove opzioni di visibilità. Nuove fonti di fatturato. Garantire alla propria organizzazione sportiva possibilità alternative di monetizzazione è la mission dello Sport Manager 4.0. Idee differenti per iniziative alternative, per generare numeri, che siano potenzialmente rivendibili. Uno studio continuo in un’epoca che segna il passaggio dal tradizionale al digitale e che, grazie alla tecnologia, può riuscire a sviluppare moltiplicazioni, vere e proprie sponsorship 4.0, laddove, fino ad ora, era inimmaginabile.L’ultima frontiera – in termini di tech e sport advertising – è la pubblicità virtuale, che consente di inserire video in tempo reale nelle trasmissioni televisive, sia sovrapponendoli in uno ‘spazio libero’ sul campo di gioco o tra la folla, sia collocandoli sui led del perimetro di bordocampo. Naturalmente, le persone presenti allo stadio non possono vedere i video, che restano visibili ai soli spettatori da casa.A decidere che il calcio è pronto per questa piccola grande rivoluzione è anche la DFL – la Federcalcio tedesca – che, dopo una lunga serie di test, cominciata lo scorso anno, scende in campo in maniera ufficiale approvando l’uso della pubblicità virtuale per la prossima stagione della Bundesliga. Proprio lo scorso 26 febbraio, per esempio, durante il match tra Borussia Dortmund e Augusta al Signal Iduna Park, c’è stata una diffusione mondiale e in diretta, per la prima volta.La Germania è il terzo paese europeo, dopo la Spagna – con LaLiga – e l’Inghilterra, ad accogliere questo tipo di tecnologia, e, partner d’eccellenza in questa avventura, sono Supponor e ADI, che hanno collaborato per lo sviluppo del sistema di virtual advertising. Supponor ha, dalla sua parte, una lunga esperienza in materia, essendosi già occupata di immagini virtuali sovrapposte in molti eventi sportivi trasmessi in TV, come calcio, football americano e hockey. D’altro canto, ADI ha sviluppato una delle tecnologie più innovative per quanto riguarda i sistemi perimetrali, qualificandosi come una delle aziende leader in Europa.
Negli ultimi anni c’è stata un’ulteriore crescita, dal punto di vista tecnologico – per capacità di implementazione – che ha reso il prodotto ‘stabile’ dal punto di vista commerciale.In termini di marketing, le possibilità della pubblicità virtuale sono enormi. Questo tipo di advertising ha un importante pregio: permette a brand diversi di occupare lo stesso spazio pubblicitario o di scegliere il messaggio da veicolare a seconda del paese al quale la trasmissione è destinata o, addirittura, a seconda di determinati gruppi di target.
Per gli sponsor è, dunque, un’occasione ghiotta, ma lo è anche per i vari campionati e per le ambizioni di conquistare un pubblico internazionale e globalizzato. La virtual advertising permetterà alla Bundesliga, in questo senso, di accedere a risorse mai sfruttate prima.
Un nuovo potenziale, grazie alla tecnologia, di monetizzazione esponenziale.
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