Dopo ben 57 appuntamenti con Intervallo Lungo – dove Fabio Lalli ha rivestito il ruolo dell’intervistatore per confrontarsi con professionisti di vari settori al fine di comprendere il difficile momento che stiamo attraversando e le implicazioni a livello di business – ieri il Chief Business & Innovation Officer di IQUII si è trovato dalla parte opposta, intervistato da Federico Smanio, CEO di Wylab.
Il primo sport-tech incubator italiano ha ideato Wylab Innovation Talks, un format di conversazioni con esperti del settore sport-tech, per trattare temi quali innovazione, tecnologia e digital transformation all’interno della Sport Industry.Il confronto, che ha avuto luogo in diretta alle 12.30 di ieri, ha analizzato gli impatti della trasformazione digitale sullo sport, per tracciare il percorso intrapreso dall’industry fino ad oggi e soprattutto interrogarsi sui risvolti e le prospettive di sviluppo future.
Come condiviso da Fabio Lalli, quando si parla di trasformazione digitale non è sufficiente fare riferimento esclusivamente ai social network: questi strumenti hanno effettivamente permesso di comprendere progressivamente la presenza di un cambiamento e di nuove opportunità, ma la vera digital transformation – in tutte le industry, così come nello sport – corrisponde ad un mutamento dei processi aziendali, del mindset, e all’introduzione di nuove competenze e tecnologie, per giungere alla validazione di innovativi modelli di business.
Infrastrutture, processi, piattaforme, mentalità, innovazioni tecnologiche: sono questi i pilastri che dovrebbero trovarsi alla base del mutamento digitale e che invece, proprio durante l’emergenza causata dalla diffusione del Covid, sono risultati spesso mancanti nella moderna Sport Industry, mettendo in luce delle lacune strutturali ancora presenti in questo settore.
Ma perché focalizzarsi tanto sulla trasformazione digitale?
“La trasformazione derivante dal digitale introduce nuove possibilità, legate alla capacità di guardare oltre i ricavi di breve termine”
Il digitale ben progettato, sofisticando al massimo tutto ciò che è posseduto internamente al fine di andare ad impattare il proprio business, abilita infatti nuovi flussi di revenue, grazie all’implementazione di servizi a valore aggiunto per i tifosi e gli utenti in generale.
E proprio parlando di ciò che è posseduto in azienda e non è sfruttato al massimo, Fabio Lalli ha affrontato anche il tema del dato.
Molti club non sono ancora in grado di utilizzare al meglio i dati che posseggono (o che potenzialmente sarebbero in grado di possedere) e che potrebbero invece supportarli attivamente nella gestione del rapporto con la fanbase.
“Una strategia basata sul dato consente di conoscere il tifoso, costruire una fan experience memorabile e generare valore per l’intero ecosistema”
Sport Digital Transformation e dati dunque si muovono di pari passo e costituiscono la base che permette alle aziende di modificare i propri asset e i propri servizi, massimizzandone la valorizzazione e divenendo dei veri e propri abilitatori anche per i partner con cui lavorano, al fine di estendere la propria proposizione di valore e avere un impatto non solo a livello di business ma anche a livello culturale, territoriale e di CSR.
Per rivedere ed apprezzare a pieno l’intervista al Chief Business & Innovation Officer di IQUII potete visitare la pagina Facebook di Wylab, dove troverete tutti gli argomenti affrontati durante l’incontro e i preziosi spunti che ne sono nati.
https://www.facebook.com/wylabincubator/videos/389771875315183/
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