Tutti ricorderanno questo come un anno buio e inaspettato. La NBA non dimenticherà facilmente questo 2020 se non fosse per l’inatteso stop della stagione, giunto come una tempesta il 13 marzo. I Lakers e tutto il popolo del basket del globo intero, dall’Antartide all’Asia, non dimenticherà questo anno funesto e quel maledetto 26 gennaio quando Kobe, Gigi e gli sfortunati passeggeri dell’elicottero di Bryant cessarono di essere tra i comuni mortali. Non lo dimenticheremo. Non potremo mai dimenticare le lacrime di Lebron James o quelle di Shaq. Non potremo dimenticare la sera del 24 febbraio quando Vanessa, composta nel suo dolore, condivideva con il suo popolo, con la sua famiglia, la sofferenza per la scomparsa di Kobe. A seguito del Lockdown, che ha portato alla sospensione della Regular Season il 13 marzo, la NBA ha ricevuto un duro colpo ma ha continuato ugualmente a trasmettere la passione per il gioco che comunica attraverso il payoff #ILoveThisGame, e lo ha fatto attraverso le conversazioni in rete, gli abbracci digitali e i pensieri sul distanziamento sociale che hanno accompagnato le vite del popolo americano (e non solo) coast to coast, dalla Eastern alla Western Conference.
Ma questo 2020 è anche l’anno di The Last Dance e di Michael Jordan, dei Chicago Bulls, di Scottie Pippen, di Dennis Rodman e dei 24 milioni di abbonati a Netflix che lo hanno guardato riscoprendo, dai diretti protagonisti, il cuore pulsante della leggenda, della storia, di quel mondo che più di altri fa sognare tutti come fossimo ancora bambini. E tra le lacrime versate per Kobe e Gigi Bryant, e quelle dell’emozione e della commozione dei 6 titoli vinti dai ragazzi di Phil Jackson in un decennio, che consacrarono i Bulls come la squadra più vincente della storia della NBA, si incastrano una serie di numeri, frutto di un popolo di tifosi digitali che, nonostante non possano più assistere allo spettacolo più bello del pianeta, sono il cuore pulsante dei social della pallacanestro globale.Proprio sulle fanbase si è focalizzato lo studio del team di IQUII Sport, dal quale emerge che la franchigia più seguita è quella dei LA Lakers (45.0 M), con una crescita globale del +14,6% (22 ottobre 2019 – 8 giugno 2020) – dovuta anche al grande sentimento e alla commozione legata ai fatti di gennaio, oltre che a un ottimo campionato e un endorsement non indifferente, quale quello portato da LeBron James: infatti, il campione di Ohio ha una fanbase (112.4 M follower) che supera persino quella del club per cui gioca. Nella Eastern Conference, invece, troviamo al primo posto della classifica di IQUII Sport i Chicago Bulls che, con una crescita del +2,7% da inizio stagione a lunedì 8 giugno 2020, hanno un seguito sui social di 27.7 M. In relazione a questi dati, balza agli occhi come le prime franchigie a Est e Ovest siano quelle coinvolte maggiormente nei fenomeni mediatici di questa stagione. Tuttavia, la squadra che ha ottenuto la maggiore variazione della propria fanbase è stata Washington, roster composto da giocatori molto giovani: molti di loro non arrivano a 23 anni. Forse questa componente, unita al risultato dal campo, li ha lanciati verso uno scarto di crescita dall’inizio della stagione del +50,5% arrivando a raddoppiare la fanbase della pagina Facebook che da 2 milioni e 573 mila fan di inizio stagione, è passata a 4 milioni e 850 mila, diventando il reale fenomeno dell’anno. Tendenzialmente, eccezion fatta per i Lakers e i Rockets, su Facebook i numeri delle fanpage di tutte e due le Conference sono stabili o in leggera contrazione, mentre restano per tutti in sostanziale equilibrio i profili Twitter. Esplodono i canali YouTube e crescono i profili Instagram, figli del distanziamento sociale e delle dinamiche del periodo del lockdown.
Per quanto riguarda gli atleti, escluso il dominio di LeBron James che ha uno scarto di più di 60 milioni di follower sugli account dell’NBA, il più seguito è Steph Curry. Infatti, il gioiello di Akron che ha regalato tre Titoli NBA ai Warriors ha un seguito di 45 milioni di utenti. Nell’altra parte della Nazione, a Est, il giocatore più seguito è Kevin Durant dei Brooklyn Nets con 30.1 milioni di follower. Durant, MVP della stagione 2013-2014 con la maglia dei Thunder e 2 volte campione NBA con i Warriors, prosegue l’attività di comunicazione sui social media nonostante l’infortunio prima e la pandemia dopo, che lo hanno tenuto lontano dal campo.
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Con l’augurio di una sicura e allo stesso tempo spettacolare ripresa, prevista per il prossimo 31 luglio, il team di IQUII Sport invita tutti gli appassionati di NBA a continuare a seguire Sport Thinking e i canali ufficiali di IQUII Sport: numerose novità sono in arrivo, per un’analisi della Sport Industry sempre più completa e globale.
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