Il Frosinone è in Serie A: valori, visione e innovazione per un club all’avanguardia

frosinone in serie a

EroicA, valorosA, storicA. Si può definire così l’annata del Frosinone, che lo riporta in Serie A. L’ultima settimana, un’attesa snervante, il tempo che non passava e la voglia di dimenticare la deludente partita col Foggia, come ripeteva Moreno Longo, facendolo diventare il pensiero fisso di un’intera tifoseria. Le bandiere sui balconi, gli striscioni colorati, strade e palazzi vestiti a festa.

Il fischio finale, una liberazione. Finalmente la promozione.

L’Olimpico, il San Paolo, San Siro e l’Allianz Stadium, per una città di appena 45 mila abitanti, sono un sogno che si realizza, a due anni da un’amara retrocessione che non aveva mai scalfito i fan e la loro passione. Rappresentano, però, il primo obiettivo di una società lungimirante, che sta facendo dell’organizzazione la base per realizzare la propria visione: un esempio di management e innovazione.

I numeri del campo: una stagione indimenticabile

“Io sono solo una parte di un meccanismo composto da moltissime persone. Ognuno di noi ha fatto il proprio dovere. Devo ringraziare tutta Frosinone perché é stata una stagione dura, sofferta. Ai ragazzi avevo chiesto attenzione. La squadra ha fatto quello che le ho chiesto, nonostante il trasporto emotivo fosse altissimo. Abbiamo cercato di lavorare sotto l’aspetto psicologico. Contro il Foggia abbiamo sofferto, ma in silenzio. Dopo quella batosta, la nostra è una vera e propria impresa, resa ancora più difficile dagli infortuni. Abbiamo sopperito con la forza di volontà, ora c’è spazio solo per l’amore e la gioia”. Sacrificio, determinazione e concentrazione, nelle parole di Longo. Unite a grande coesione, passione.

E il successo è arrivato.

8 sconfitte, 15 pareggi, 19 vittorie nella regular season. Fino al ventesimo, decisivo, trionfo di ieri sera. Ciano, Ciofani e Dionisi tra i primi 20 marcatori della categoria. Lo hanno chiesto i tifosi, lo voleva la società, lo desideravano loro, quelli che tutti chiamano ‘canarini’ ma che, in campo, diventavano ‘undici leoni’. Dopo la rete di Dionisi al ‘Comunale’ di Chiavari, e archiviato quello che doveva essere l’ultimo atto con i ‘Satanelli’ di Stroppa, ecco la zampata decisiva contro i rosanero dell’ex Stellone.

Un inizio altalenante, poi l’accelerata nella fase centrale di una stagione che si conclude al vertice, grazie al vittorie importanti come quella col Parma e l’intenso 4-3 con la Virtus, passando per un periodo complicato e per la paura di non farcela dopo la sconfitta interna con l’Empoli e quella sul campo del Cesena, che venivano a poche giornate di distanza dal 2-0 subito al ritorno proprio in casa dello stesso Parma, che si è preso il secondo posto all’ultima giornata. Fondamentale è stato il gol di Ciano al ’95 sul campo del Brescia, per una vittoria scacciacrisi in attesa dell’esaltante rush finale, con l’1-0 in casa inflitto al Carpi, ancora grazie a Dionisi, autore dell’essenziale marcatura contro la squadra allenata da Volpe.

Una squadra che non si è mai arresa, anche grazie al sostegno di una società sempre presente.

La gestione del club: una visione all’avanguardia

I match 4.0 non si giocano solo sul campo e il management frusinate sta programmando un futuro radioso con scelte innovative, per garantirsi nuove fonti di introito e competere in un ecosistema sempre più subordinato alle regole dello Sport Business 4.0.

“La mia visione del calcio è fatta di aggregazione e rappresenta un dovere impegnarsi per la squadra cittadina da parte degli imprenditori locali per cementare il legame tra la gente, il territorio e la squadra. I tifosi sono il cuore pulsante del Frosinone. La nostra energia. Sono la parte più importante del nostro club e spero che questo, loro, lo sappiano bene. Abbiamo sempre investito nei giovani talenti e nelle più avanzate infrastrutture, con l’obiettivo di ottenere i migliori risultati sul campo e avvicinarci sempre di più al nostro territorio. Siamo diventati da poco uno dei 4 Club in Italia a possedere il proprio stadio. E adesso vogliamo mettere ancora di più i tifosi al centro del nostro progetto, come mai prima d’ora.”

Queste le parole con cui il presidente Maurizio Stirpe ha commentato la campagna di crowdfunding ideata e sviluppata dalla società, la prima in Italia, con la piattaforma Tifosy, con l’obiettivo di rendere il polo del Benito Stirpe un centro vivo e fruibile dalla comunità tutti i giorni della settimana, e non solo durante gli eventi sportivi, con l’apertura di diverse infrastrutture – un fast-food, una palestra, un centro medico, un punto di ristoro – sia all’interno che all’esterno dello stadio, oltre alla riqualificazione delle strutture già esistenti. Il calcio come momento di aggregazione, in cui cementare l’identità di un territorio, di una piccola popolazione.

Una responsabilità sociale, oltre che culturale, aiutando la politica e la classe dirigente.

E ancora: i soldi dei diritti televisivi investiti per il centro sportivo e per la prima parte dello stadio, completato insieme al Comune. Una scelta lungimirante per garantirsi un avvenire florido, scegliendo di soffrire, nell’immediato, destinando ad altro delle risorse che potevano potenziare la squadra, e preferendo un’altra strada, la più difficile, ma regalando alla città un’opera che difficilmente avrebbe potuto realizzare in un altro modo. E i tifosi, comprensivi e sempre vicini, hanno capito e sostenuto. Stringendosi ancor di più attorno ai propri beaniamini.

Sport Management 4.0: contenuti e tecnologia per una nuova Fan Experience

I fan, quindi, al centro del progetto, in uno scenario che si evolve e cambia, con i dati a catalizzare l’interesse e le strategie delle aziende per generare nuove possibilità di advertising, sponsorizzazione e monetizzazione, rendendo necessario generare una continua esigenza di contatto coi supporter: il tempo è il nuovo livello sul quale si gioca la partita di un business in cui si punta a vincere l’attenzione del pubblico. I club si fanno media, allora, creando e diffondendo contenuti, sfruttando i nuovi strumenti.

“Siamo molto sensibili al tema del Fan Engagement. Nel modello Frosinone Experience questa parte è dominante. Le società sportive si stanno trasformando in vere e proprie media company. Questo è il futuro e, soprattutto, è la strada giusta da seguire. Ecco perché è fondamentale strutturarsi con un team dedicato ai contenuti, su cui investire insieme alla strategia. Siamo convinti che con idee, programmi e contenuti ben fatti, potremo avere grosse soddisfazioni.” (Salvatore GualtieriResponsabile Marketing e Comunicazione) 

In un contesto che anticipa il cambiamento e rivoluziona i modelli, quindi, come quello dello Sport System 4.0, la disintermediazione è un’esigenza e la tecnologia un’opportunità. Ecco perché il Frosinone ha fatto seguire le parole ai fatti, puntando su una piattaforma centralizzata per la gestione dei contenuti e per le azioni di fan engagement e loyalty a supporto della propria strategia digitale, per veicolare al meglio le comunicazioni ufficiali, diventando il punto di partenza per le attività di profilazione, acquisizione e monetizzazione dei dati, elementi imprescindibili per l’ottimizzazione della relazione con la fanbase. I principi dello Sport Management 4.0, di cui scriviamo spesso, per attuare i quali i dirigenti giallo-azzurri hanno scelto IQUII Sport, la Business Unit di IQUII, che ha sviluppato la nuova Sport Platform del club, un touchpoint strategico pensato per assecondare le esigenze della propria tifoseria, con la quale rafforzare un legame che sia sempre più solido, per una fan experience totale, coi social media a rappresentare un elemento fondamentale.

E i supporter, coinvolti e chiamati a partecipare, hanno risposto con tutto il loro amore, come testimoniano i numeri di questa esaltante stagione.

Crescita fanbase (dal 25 agosto 2017 al 16 giugno 2018):

Facebook: +5.6K (+14.80%);

Twitter: +3.1K (+10.53%);

Instagram: 4.9K (+22.83%);

Totale: +13.6K (+15.34%).

Engagement Rate del post che ha celebrato la promozione (dal momento della pubblicazione alle ore 10 del 17/06):

su Facebook: 9,18%;

su Twitter: 1,23%;

su Instagram: 23,71%.

Sacrificio, determinazione e concentrazione, allora, ma anche visione e innovazione per generare una ormai imprescindibile partecipazione. Allenatore, giocatori, dirigenti, proprietà e fan, uniti per quel sogno che si è realizzato.

Ma, soprattutto, per vivere un’esperienza che è appena cominciata.

E che continuerà in Serie A.

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