Molto è stato detto circa l’interesse da parte di Facebook ad entrare nel mercato dei diritti sportivi e a mettersi, potenzialmente, in concorrenza con Sky e altri colossi della telecomunicazione, e dell’intrattenimento, per aggiudicarsi diversi pacchetti di trasmissione live di eventi sportivi. In effetti, Facebook ha già messo un piede nel territorio ostile dei diritti dello streaming live degli eventi sportivi, aggiudicandosi alcune partite di baseball della Major League e alcune partite di calcio di Champions League, nonché quelle della lega di calcio messicana.Tanto rumore, dunque, e tante aspettative, per cui parlare di sport è stato naturale quando, lo scorso 2 novembre, Mark Zuckerberg – CEO e fondatore di Facebook – ha fatto il punto dei risultati del terzo trimestre del 2017.
(Facebook e la partita per i diritti sportivi.)
Tante le domande. Poche, ma pesanti, le risposte di Zuckerberg, che continua a comportarsi come un corteggiatore timido o come un giocatore di poker di lunga esperienza: non scopre mai le sue carte.
Tuttavia le sue intenzioni sembrano chiare: lo diventano nel momento in cui non risponde direttamente ad una domanda sui piani della sua società per l’offerta sui diritti sportivi, ma pone l’accento sul potere dello sport in grado di creare “un senso di appartenenza più grande di molte altre comunità” sostenendo che i video live scatenano interazioni in una percentuale decisamente superiore a quella dei video registrati: e sono proprio i video che la gente condivide e guarda, il punto focale attorno a cui si punta a strutturare il Facebook del prossimo futuro, afferma Zuckerberg.Lo scorso anno – secondo il Wall Street Journal – Facebook ha assegnato più di 4 milioni di dollari – di cui 1 milione alla FC Barcelona – ad atleti ed aziende sportive per la produzione di video dal vivo. Ma l’interesse delle squadre, delle emittenti, delle leghe non si ferma solo a questo: è chiaro che Facebook rappresenta per esse la possibilità di raggiungere un enorme bacino di utenza, rappresentato dai fan online.
Sembra, quindi, che l’entrata in campo del più grande dei social media sia solo una questione di tempo.
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