Siamo con Salvatore Gualtieri, Responsabile Marketing e Comunicazione del Frosinone. Seguiamo le attività del Club di Maurizio Stirpe e, in particolare, la campagna di crowdfunding lanciata a dicembre, attraverso la piattaforma Tifosy, per il finanziamento di infrastrutture all’interno e nelle immediate vicinanze dello stadio, tra cui il Frosinone Village. Gli abbiamo chiesto, quindi, quest’intervista per parlarci dell’iniziativa e della sua visione sulle evoluzioni della Sport Industry, soprattutto considerando le esigenze del Sistema Calcio, in rapporto alla digitalizzazione degli stadi e delle strutture sportive. Ma, anche, in funzione delle nuove strategie di fan engagement e delle future prospettive legate a pubblicità, sponsorizzazioni e monetizzazione.
Salve Dott. Gualtieri, prima di tutto grazie per aver accettato di rilasciarci questa intervista. Nello scenario attuale, che evidenzia lo SportTech come nuova tendenza, nasce Sport Thinking, il Brand Magazine di IQUII Sport che ha l’obiettivo di rappresentare, attraverso una nuova vision, un punto di osservazione ed approfondimento sull’innovazione in ambito Sport Business, sul cambiamento in atto e sulle nuove dinamiche del settore. Il Frosinone è la prima società, in Italia, a lanciare una campagna di crowdfunding. Come è nata l’idea, in che modo l’avete strutturata e a che punto siete, oggi, rispetto all’obiettivo che vi eravate prefissati?
“L’idea è nata grazie alla collaborazione con Tifosy, iniziata già tre anni fa con Lega B. Il Frosinone è stata la prima società italiana a cogliere al volo questa opportunità, che parte dall’esigenza di legare il Fan all’esperienza Frosinone Calcio, fidelizzandolo ulteriormente e facendogli vivere la società in un modo più profondo. Fino a riuscire, addirittura, a dargli un mini-bond.
Siamo andati ben oltre l’obiettivo che ci eravamo prefissati, che era di 1 milione di euro entro il 4 Febbraio. Lo abbiamo raggiunto il 31 Dicembre, per cui abbiamo continuato, fissando un ulteriore step a 1,3 milioni, che, in realtà, è stato completato il 20 Gennaio. Così, l’idea è stata quella di alzare l’asticella fino a 1,5 milioni, in un percorso diventato davvero entusiasmante. Abbiamo superato la cifra di 1,4 milioni e credo che, per il 4 Febbraio, arriveremo al traguardo definitivo.”
Il progetto punta a far vivere lo stadio Benito Stirpe non solo il giorno della partita, ma durante tutta la settimana, diventando un punto di aggregazione per i tifosi e per tutta la comunità. In questo senso, quanto incide la tecnologia, nel vostro piano di lavoro? Su quali strumenti avete deciso di puntare, per la nuova casa dei ‘giallo azzurri’?
“Il ricavato della raccolta di crowdfunding sarà utilizzato per migliorare i servizi dello stadio e quelli intorno all’impianto. Verrà realizzato un ulteriore ristorante, sarà strutturato un centro medico e sarà realizzata anche una pista pubblica, all’esterno, per fare jogging. Ma, di sicuro, l’investimento più importante sarà la creazione del ‘Frosinone Village’, che sarà sempre aperto e ha la grande ambizione di far vivere l’impianto ben oltre il momento della partita, con l’obiettivo di renderlo un punto di aggregazione.
In ogni caso, tutto il programma che abbiamo definito, e che abbiamo chiamato Frosinone Experience, è pensato per incidere sul territorio, per arrivare nelle scuole, per puntare ai giovani, all’aspetto sociale. Stiamo lavorando per la Web TV, per la Web Radio, e stiamo puntando molto sulla tecnologia, che inciderà tanto, perché queste e tutte le altre iniziative che abbiamo in mente, sarebbero inapplicabili senza il supporto dei nuovi strumenti.”
L’Italia sembra essere indietro, rispetto ad altri paesi, relativamente alla realizzazione di stadi ed impianti sportivi che migliorino la fan experience e, di conseguenza, che rappresentino il primo passo per favorire il fan engagement e l’acquisizione di dati da monetizzare, puntando sui nuovi asset digitali. Nuove fonti di fatturato indispensabili per aumentare la competitività, sia al livello dei club che delle nazionali. Sport Tech, Arena Digitale, Realtà Virtuale, sono solo alcuni dei temi più attuali. Come si lavora per ‘accontentare’ il Fan 4.0?
“L’Italia è di sicuro più indietro. Le società di calcio dovranno puntare sempre più sul Fan Engagement, per profilare i tifosi, trasformandoli in clienti che portino risultati economici. E, in questo, le nuove tecnologie rappresentano uno degli aspetti più importanti.
Ecco il motivo per il quale stiamo studiando quelle più evolute presenti sul mercato, soprattutto in funzione del lavoro che stiamo facendo e che faremo, appunto, in termini di Fan Engagement, fidelizzazione, loyalty e di tutto ciò che può creare un valore digitale, ovvero dati che ci possano aiutare a conoscere più a fondo i nostri tifosi per poter, negli step successivi, monetizzare. Tutte le società, oggi, hanno bisogno di nuove fonti di fatturato.”
Il panorama sta cambiando, siamo testimoni di un cambiamento. CRM, membership loyalty. I dati, come abbiamo accennato, sono al centro dell’interesse e delle strategie delle aziende per generare nuove possibilità di advertising, sponsorship e monetization. E, per arrivare ai dati, è necessario generare una continua esigenza di contatto coi supporter: il tempo è il campo sul quale si gioca la partita di un business in cui si punta a vincere l’attenzione del pubblico. Le aziende, quindi, in primis quelle sportive, si stanno trasformando in vere e proprie media company, per generare contenuti da diffondere sfruttando le nuove tecnologie. Cosa ne pensa? In che modo dovrebbero lavorare, dal suo punto di vista, le società? Quali sono i vostri piani, in tal senso?
“Il Frosinone è molto sensibile a questi temi. Nel modello Frosinone Experience questa parte è dominante. È proprio così, le società sportive si stanno trasformando in vere e proprie media company. Questo è il futuro e, soprattutto, è la strada giusta da seguire.
In tal senso, i club devono strutturarsi con un team dedicato ai contenuti, su cui investire insieme alla strategia. Perché noi siamo convinti che con idee, programmi e contenuti ben fatti, potremo avere grosse soddisfazioni.”
Ringraziamo il Dott. Gualtieri per il suo prezioso contributo. Continueremo a seguire le iniziative del Frosinone e il progetto di crowdfunding per completare il nuovo Benito Stirpe.
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